mercoledì 29 maggio 2013

Il mio nome è Legge

Quando le leggi le facevamo noi.
Ieri in Consiglio Comunale è stato un bello spettacolo, grazie allo streaming, una grande possibilità per chi, per lavoro o altro, non può essere sempre presente.
Ma andiamo al punto, al Progetto Eleonora, viene presentata una mozione contraria dal consigliere Spanu del Pd e da diversi altri, approvata con 13 voti favorevoli su 24.

Tra i vari commenti e ciò che si è detto anche in aula spicca ai miei occhi questo fantomatico ruolo di leadership del Comune di Oristano, arrivato peraltro dopo tante altre delibere del territorio con identica intenzione e con un continuo ricorrere dei politici alla mancata informazione scientifica.
Da una parte gli indiani, dall'altra l'uomo bianco che porta la tecnologia, così pone la questione Giuseppe Obinu del Pd, a cui si contrappone di netto la posizione del Sindaco e di Salvatore Ledda di Idee Rinnovabili, convinti sostenitori dell'iter burocratico della valutazione d'impatto ambientale.
Sono abbastanza semplici le varie posizioni in campo e hanno i loro riflessi in ambito regionale con l'on. Gianvalerio Sanna e l'.on Mario Diana.
Nonostante questa apparente semplicità il Sindaco Guido Tendas riesce a parlare venti minuti per spiegare la sua posizione di uomo delle istituzioni rispettoso e portatore della "Legge", coinvolgendo un po' tutte le questioni aperte sul destino dell'umanità, il PPR dell'on. Renato Soru, lo smaltimento dei rifiuti e quant'altro.
Torniamo ai numeri, 13 favorevoli, 3 astenuti, 8 assenti.
L'opposizione lascia l'aula, tranne Mauro Solinas di Fortza Paris e Andrea Lutzu del Pdl, col primo cofirmatario della mozione, che ha richiamato il ruolo di una politica interprete delle istanze democratiche, ripreso e assecondato anche da Roberto Martani di Insieme per Oristano e da Peppe Lai di Noior. Quindi la maggioranza, forte di 15 voti, ne porta a casa 13, con 3 astenuti, ovvero Guido Tendas, Andrea Lutzu e un terzo che fa parte della maggioranza. Senza Mauro Solinas la mozione sarebbe si passata, ma solo per l'uscita della minoranza, perché 12 consiglieri non fanno la maggioranza di 24.
Quindi qual è la leadership? La politica oristanese e la maggioranza consiliare arrivano in ritardo e in affanno, divise e in preda a diversi retaggi terzomondisti con svariate interpretazioni tra cui spiccano quella del Sindaco e del suo stesso partito.
Ma di tutto questo non importa nulla, basta la promessa di un milione di euro di royalties per trafiggere Eleonora al cuore, perché questo è il progetto a cui in molti, ieri, hanno deciso di credere.
Pagheremo meno cara l'energia perché avremo il gas! Infatti grazie alla Saras, che produce ben più del fabbisogno sardo, la benzina da noi costa molto meno che sotto il Pirellone.
Chi si è astenuto o si è assentato rappresenta ben più della metà dell'elettorato oristanese, e a questi va aggiunto il Sindaco della Legge, che va sempre bene, sia che si tratti di accogliere mafiosi o trivelle; è lo sviluppo, il futuro da dare alle prossime generazioni, e non è giusto neanche protestare, la legge è legge, e va applicata, come fanno le formiche.
Oristano ha solo la leadership politica del disastro che ci sta piombando addosso, perché fuori il mondo non è solo tasse e burocrazia, ci sono tante persone in attesa di risposte e che non vivono di questo sistema. Arborea ha detto no, ed è questa l'unica leadership che riconosco. Sono pure arrivate critiche alla 3A, uno dei pochi sistemi produttivi sani che abbiamo, e che da solo sfama tanti stipendi politici, da studiare e difendere.
Un ultimo appunto al Sindaco Tendas, le risorse minerarie non sono di tutti come sostiene, altrimenti esisterebbe un prezzo standard dell'energia, tali risorse sono dello Stato italiano, ma noi possiamo impedire che ce le portino via, ci pensi, Eleonora l'avrebbe fatto, l'ha dimostrato, anche infrangendo la legge, ed è per questo che la ricordiamo, oltre che per aver portato avanti la "nostra", di legge.
 
 I due video del Consiglio Comunale...
 

1 commento:

  1. non dimentichiamo la contaminazione delle falde acquifere da parte di chi trivella il suolo per cercare gas naturale

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