domenica 17 giugno 2012

Onorevoli di Serie B

Il Pd, in una nota ufficiale, utilizza questi termini per giustificare l'accaduto relativamente al ripristino dello stipendio: «Ogni cittadino, al di là delle proprie risorse economiche, deve poter fare politica. È giusto che a ogni legislatore sia riconosciuta un’indennità adeguata al ruolo che gli è attribuito dalla Costituzione, che lo renda indipendente da condizionamenti economici esterni nel proprio operare», hanno detto il segretario Silvio Lai e il capogruppo Gianpaolo Diana. (Fonte: Unione Sarda)

Non sto qui a fare l'elenco di tutte le prese di posizione dei vari partiti e singoli, questa più o meno le rappresenta tutte. Tra i tanti si sono distinte un po' le posizioni di Renato Soru, assente, che ha dichiarato di non saper nulla del fatto che la sera si sarebbe dovuta celebrare questa messa. Abbiamo poi Claudia Zuncheddu che si è astenuta e Paolo Manichedda, che a volte mi piace, altre molto meno, in questa occasione molto meno non è abbastanza.
Alcuni riformatori, non tutti, hanno abbandonato l'aula e alla fine si è avuto un voto praticamente unanime con la scusa che c'erano di mezzo altri lavoratori, come se fosse impossibile separare le votazioni. Mi dispiace ma non siete lì perchè le cose vi piovano dal cielo, siete corresponsabili dell'accaduto.

Se è vero quello che viene detto, ovvero che gli stipendi sono ancora abbondantemente sopra i 10.000 euro netti divisi in tante voci, e a questi vanno aggiunti i soldi dei gruppi dei quali sarebbe bello vedere pubblicate le fatture sul sito istituzionale, perchè vi meravigliate del malcontento?
Siete consiglieri regionali e non parlamentari, i parlamentari fanno leggi non nomine di enti e ogni tanto qualche legge in compartecipazione. I parlamentari francesi e tedeschi prendono meno di voi e non mi sembra si lamentino, nonostante vivano in società ben più ricche di quella sarda.
Se si deve discutere un argomento di questa portata non lo si fa in cinque minuti dopo che più di 500.000 sardi vi hanno detto che sono stufi di questi stipendi.

Ma torniamo ai progressisti, Silvio Lai e Giampaolo Diana, che giustamente spiegano uno dei cardini filosofici alla base degli stipendi dei consiglieri regionali, parlamentari e di qualsiasi carica politica.
Una genialata, quando l'ho letto ho pensato: uau! Non lo sapevo! Pensavo che la politica la dovessero fare solo i ricchi e a furia di mazzette e favori, mica i probi rappresentanti del popolo che abbiamo adesso, e ora invece per fortuna abbiamo rappresentate tutte le classi sociali. Il consiglio regionale è pieno di piccoli imprenditori, artigiani, rappresentanti del tessuto produttivo, mica è lo specchio della burocrazia di stato che ha avuto il regime contributivo 15 o 20 anni dopo gli altri. Per questo c'è la vicenda dell'FITQ che ovviamante passa poco sui media, come tante altre cose. 

Cioè secondo voi 10-12.000 euro al mese sono congrui, uno stipendio che vale una campagna elettorale da 200.000 euro ammortizzabile in un anno e mezzo è il miglior sistema per far sì che tutte le classi sociali accedano alla politica e questa sia libera da condizionamenti. Interessante!
Non per niente in Sardegna conviene molto di più far politica che impresa, perchè 10.000 euro al mese sono  veramente pochi gli imprenditori che li vedono, solo i più grossi, e sempre di meno.
Su questo punto mi trovo sostanzialmente d'accordo con Andrea Nonne e con la sua iniziativa,
purtroppo mai andata in porto. Se ne fregano altamente del pensiero di 500.000 sardi, figurarsi di un blog o di iniziative di questo genere. Ma almeno la libertà di espressione ci è rimasta, a nostro rischio e pericolo.

A questo si aggiungono i soldi ai gruppi consiliari, un bel sistema per tenere ancorate le clientele che viene denominato "sistema per fare politica": organizzare convegni, stabilire rapporti tra politici ed elettorato, ecc...chissà perchè però ho il sospetto che tanti di quei soldi finiscano in ristoranti, i-pad e tanto altro per niente utile a conoscere il lavoro dei politici.

Chissà perchè continuo a sentire lezioni di democrazia e senso delle istituzioni da chi appoggia un governo fatto da un Senatore a vita nominato da un Presidente della Repubblica che godeva dei carri armati in Ungheria nel '56 e da un parlamento di nominati. E' importante ricordarsi, ogni tanto, che non siamo nè in Inghilterra, nè in Francia, nè in Germania, nè in Europa, ma in Italia, il paese in cui domina un moderno  feudal-dirigismo fatto da grandi capitali, partiti di cassa e burocrati di lusso, mentre altrove si sperimenta la e-democracy e nuovi strumenti di partecipazione democratica. 

Nessuno nega che la politica debba essere pagata ma questo non è il modo, state creando le basi, voi e non chi vi critica, per un degrado sociale e politico sempre più evidente e palese. Riguardo a far fare la politica a chi non ha i mezzi troviamo altri sistemi di par condicio e di visibilità, è inutile continuare a dire baggianate da fine '800. Il mondo si è evoluto, uscite dall'Italia e rendetevene conto.

Perché la Sardegna  diventi  indipendente, come credo un giorno accadrà, seppur non nell'immediato, abbiamo bisogno di ben altri onorevoli, ci serve la seria A, la serie B può trasferirsi integralmente altrove. Abbiamo bisogno di altri sistemi, più vicini alle democrazie del nord Europa che non al nord Africa, senza voler offendere quelle popolazioni che soffrono anche più di noi e, per certi versi, anche grazie a noi.

1 commento:

  1. Nella politica come del resto in tante posizioni dell'amministrazione pubblica , si è perso l'obiettivo principale per cui le stesse hanno ragione di esistere, cioè amministrare al meglio le tasse dei contribuenti in modo da rendere i servizi fondamentali , funzionali e fruibili da tutti i cittadini indiscriminatamente. Purtroppo la totale assenza di controllo diretto da parte del cittadino,dopo aver svolto la funzione di elettore, permette alla classe dirigente ed a praticamente tutta la pubblica amministrazione ,di poter pensare unicamente ai propri interessi personali. Forse l'introduzione della preferenza telematica, quindi a costo zero per il cittadino, su vari argomenti e magari sull'adeguato funzionamento dei servizi , unita alla possibilità di poter rimuovere qualunque dipendente pubblico che non rispetti il proprio impegno , rimetterebbe sulla retta via l'esercito di "turisti per sempre" che vengono stipendiati grazie al lavoro di tutti i privati che a fine mese di certo hanno solamente l'ammontare di balzelli da evadere.

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